Ministri Per Un Passato Migliore
Il 6 a Bologna, poi in maggio al Fuori Orario di Taneto di Gattatico, la band milanese porta sui palchi italiani il quarto album Per un passato migliore, disco inciso in presa diretta modello anni sessanta. "Se c'è una cosa che manca al web è la pazienza. In rete troppi discorsi da bar". Dalla: "Il pantheon non lo amava, c'è così dovuto entrare dal cielo"
ministri per un passato migliore
Nel loro album PER UN PASSATO MIGLIORE ripercorrono le emozioni di rabbia, tristezza e frustrazione per un passato sofferente, da ricostruire in un presente rabbioso e polemico.
Il passato si può raccontare e condividere, assaporando quella comunione di persone, Common Humanity, che soffrono e gioiscono. Sembra qualcosa di facile e ovvio, ma non lo è affatto.
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Ora non mi resta che lasciarvi al video di Comunque, nuovo singolo dei Ministri che anticipa Per un passato migliore, il loro sesto album in uscita il 12 marzo. Intorno a voi ci sono un sacco di cose che non valgono niente, pare. Siete sicuri di sapere già quali siano?
Di conseguenza, dal momento in cui le proposte del Primo MinistroJohn Major sono state presentate ai suoi colleghi nell'agosto del1992, il Canada è fra i primi e più entusiasti sostenitori di unasostanziale riforma del vertice. Ai massimi livelli si credeva inCanada che i leader dovessero affrontare il problema dellacredibilità , dell'importanza, della legittimazione e del ruolo dileadership del vertice. Questi elementi erano stati messi indiscussione nell'ambito dei media e di altri centri influenti, pereffetto di una serie di fattori. Uno di questi era l'elaboratafastosità dei preparativi e dello svolgimento del vertice che eradiventata sproporzionata rispetto al risultato ottenuto. Un altroriguardava l'attività dei ministri e dei vice ministri delleFinanze del G-7, che aveva assunto una parte sostanziale dellaoriginale ragion d'essere e dell'attività del vertice in materia dicoordinamento delle politiche macroeconomiche. Ed ancora, un altrofattore era l'atteggiamento fortemente negativodell'amministrazione Bush verso il vertice e la preferenza diquell'Amministrazione per la diplomazia bilaterale. Era pertantonecessario che il vertice si muovesse rapidamente nel senso diconcentrare maggiormente l'attenzione su questioni essenziali,abbandonando gli elementi marginali che avevano finito perprevalere nel corso degli anni. Il governo canadese credeva,inoltre, che nucleo del vertice dovessero essere i colloquiconfidenziali tra gli stessi leader. Solo ripristinando talidiscussioni il vertice poteva svolgere il suo ruolo specifico diesercizio della leadership in un sistema privo di organizzazioniinternazionali idonee a gestire l'interdipendenza, dove leistituzioni esistenti, una volta riformate, si sono mostrateinadeguate e dove le prospettive di una riforma adeguata eranoscarse.
Alle proposte avanzate dal Primo Ministro Major, il Canada hasubito aggiunto alcune questioni particolari. In primo luogo, essoha ritenuto importante occuparsi non solo delle questioni delprocesso, ma anche dell'ordine del giorno del vertice, esprimendola sua preferenza per un ordine del giorno mirato, con un numeropiù ristretto di argomenti, di maggiore valenza strategica e conuna concentrazione più marcata sulla sostanza dei principali temieconomici e politici, fra loro spesso collegati. Questo significavalimitare l'ordine del giorno ad uno o due argomenti-chiave,piuttosto che coprirne una mezza dozzina o quasi, come nellostandard dell'agenda del vertice in passato. Ciò significava ancheconcentrare l'attività del vertice su questioni più strettamentepolitiche, nello sforzo di sviluppare il consenso necessario perfornire la leadership istituzionale, in un momento in cui altreistituzioni internazionali si trovavano in uno stato d'incertezza.Questo implicava una più stretta convergenza tra le agendepolitiche ed economiche, una rottura con il passato modello didichiarazione in cui i temi politici ed economici venivanoaffrontati separatamente (a favore di un unico comunicato breve cheabbracciasse ed integrasse entrambi), e la necessità che gli sherpaavessero contatti più stretti con i direttori politici econoscessero fin dall'inizio l'ordine del giorno politico delvertice. Questi cambiamenti sarebbero di particolare valore qualorail vertice si occupasse di temi quali l'esigenza di un più strettocoordinamento e di un impegno più tangibile rispetto al processo diriforma nella ex-Unione Sovietica e nell'Europa centro-orientale;l'instaurazione di una leadership istituzionale nella ex-Jugoslaviaed in Somalia; il completamento dell'Uruguay Round e la definizionedell'agenda del dopo-Uruguay Round; il rapporto tra la crescita ela disoccupazione a lungo termine; l'istruzione e la formazione; el'integrazione dei paesi ex-socialisti e di quelli meno sviluppatinell'economia mondiale. Un vertice così focalizzato susciterebbecon più facilità l'interesse dei leader e metterebbe il foro incondizione di rispondere alle loro esigenze politiche.
Per quanto riguarda la questione della partecipazione ministeriale,il Canada appoggerà pienamente qualsiasi accordo collettivoche i suoi ospiti italiani proporranno quest'anno sull'argomento.Ad ogni modo il Canada rimane convinto del valore di scambiprolungati, ininterrotti, non strutturati tra gli stessi capi distato e di governo, come un modo decisivo per creare il consenso eraggiungere i risultati sostanziali di cui il mondo del dopo-GuerraFredda ha così seriamente bisogno. Quindi, i ministri potrannopresenziare al vertice, ma non dovranno concentrarsi sulla stesuradel comunicato. Inoltre, va riconosciuto il differente ruolo deiministri degli Esteri rispetto a quelli delle Finanze. E nel piùlungo periodo, permane il profondo attaccamento psicologico delCanada verso un vertice semplificato e modesto.
Lo spirito di un vertice semplificato, guidato dai soli capi,comporta anche chiare implicazioni per il ruolo dell'apparatoburocratico di assistenza e di sostegno. Se i leader del verticesaranno liberi di cimentarsi con questioni rilevanti e di arrivaread un consenso personale, profondo e convinto al riguardo, siridurrà di gran lunga la necessità di avere ampie delegazioni inloco, di dedicare l'intero anno al processo di coordinamentopolitico e di preparazione dei vertici da parte di individui chericoprono cariche inferiori e che lavorano su loro delega o diaffidare ad altre organizzazioni internazionali, come l'Ocse, unruolo centrale nel supporto alle decisioni del vertice. Nelcontempo viene meno la necessità di riunioni speciali del G-7 peril controllo, il seguito e l'attuazione del vertice, in aggiuntaagli incontri del G-7 tenuti ai margini delle molte riunioni delleistituzioni finanziarie internazionali che hanno luogo durante imesi autunnali. Data l'opportunità di focalizzare l'attenzione deileader su argomenti politici ed economici collegati, e laconseguente libertà di omettere una dichiarazione politicaseparata, non esiste una reale esigenza di una sequenza elaborata,lungo tutto l'arco dell'anno, di riunioni per i ministri degliesteri ed i direttori politici, già molto impegnati, in aggiuntaalla cena prevista in occasione dell'apertura dell'AssembleaGenerale delle Nazioni Unite, alla fine di settembre.
Il governo canadese ritiene, quindi, che con l'avvento dellemoderne tecnologie, che permettono agli sherpa di rimanere instretto contatto tra loro, si riduca anche la necessità che essi siincontrino con i direttori politici faccia a faccia, o in unariunione plenaria come hanno fatto spesso nel recente passato, inparticolare nella prima fase del ciclo preparatorio annuale. Nonc'è neanche bisogno di stabilire una serie fissa di incontri per iministri degli esteri, equivalente a quella di cui i loro colleghidelle finanze già dispongono. Si è, però, ampiamente soddisfattidella struttura attuale delle riunioni dei ministri delle finanzee dei loro rappresentanti che si svolgono nell'ambito delG-7. E nei casi in cui esiste un'esigenza vera, il Canada continuaa preferire riunioni ad hoc del G-7 a livello dei capi di stato edi governo, dei ministri e degli stessi sherpa, quandoqueste sono integrate tra loro e contribuiscono al successodell'evento annuale.
Il perfezionamento delle procedure da seguire per ilcoordinamento settoriale, come nel caso degli incontriinterministeriali del G-7, secondo il modello del Consiglio deiministri della Comunità Europea. Ciò implica che i capi di stato edi governo debbano riunirsi due volte all'anno, che molti ministri(inclusi quelli della difesa) si incontrino regolarmente e che isingoli ministri si riuniscano assieme ai capi di stato e digoverno quando viene discusso un tema di loro competenza.
La proposta della Commissione concernente le attività in materia di analisi, ricerca, cooperazione e i provvedimenti nel settore dell'occupazione rientra nell'attuazione delle decisioni del Consiglio di Essen. In tale occasione, la Commissione, il Consiglio Ecofin e il Consiglio dei ministri degli Affari sociali sono stati invitati a seguire con attenzione l'andamento dell'occupazione, a vigilare sulle politiche praticate in materia dagli Stati membri ed a presentare una relazione annuale al Consiglio europeo sugli ulteriori progressi realizzati sul mercato del lavoro.
constata che l'ultima recessione economica ha obbligato gli enti locali e regionali ad assolvere i propri compiti in condizioni economiche più difficili rispetto al passato. Ciò ha reso necessario riesaminare e ristrutturare il settore pubblico in vari Stati membri. L'esperienza acquisita può essere utile per lo sviluppo di tutta la società . Esistono esempi di progetti di cooperazione riuscita tra enti locali e regionali grazie ai quali, mediante accordi concernenti la formazione e lo sviluppo di competenze correlate ai cambiamenti strutturali, si è riusciti ad evitare licenziamenti. In alcuni casi, abbinando misure di politica occupazionale a breve termine introdotte da enti locali e regionali ad esigenze di sviluppo delle competenze delle PMI si è addirittura riusciti a creare posti di lavoro duraturi e a rendere le imprese più competitive; 350c69d7ab